Personalità e tecnologie
Di Sonia Pasquinelli
Conoscete qualcuno che ami i gadget tecnologici e sia in attesa di comprare l’ultimo modello? La probabilità che voi possiate descriverlo come un leader forte e autoritario – e possibilmente arrogante- sono molto elevate.
Chi dice tutto questo?
Uno studio online che valuta le caratteristiche di 25.000 adulti americani, e che ha rintracciato la tendenza nei consumatori avidi di tecnologia ad avere determinate caratteristiche personologiche quali dinamismo e sicurezza – ma bassi punteggi di modestia.
“Molti studi precedenti avevano già indicato giovani ragazzi di buona salute e di sesso maschile come fruitori delle moderne tecnologie “ ha detto Sarah Welch, ricercatrice della ditta Mindset Media, che ha condotto lo studio in collaborazione con Nielsen Online. “ma questo studio mette inevidenza come ci siano altre caratteristiche al di là del sesso e del genere, e comportamenti che sono altamente correlati con i consumi high tech ” ha aggiunto.
Lo studio ha esaminato venti tratti di personalità o “mindsets”, comprese apertura, creatività, autostima e spontaneità. Venivano assegnati ai partecipanti voti stimati su una scala da 1 a 5: un voto pari a 1 indicava una bassa propensione a manifestare il tratto, 5 una propensione più intensa. È stato così dimostrato che chi ottiene un punteggio di 5 ha il 68% di probabilità in più di avere comprato tre o più computer nei due anni precedenti.
Allo stesso modo, i soggetti votati con alti punteggi per tratti come risolutezza e decisione hanno il 62% di probabilità in più di comprare un nuovo cellulare quando un modello più recente viene immesso sul mercato.
Anche se si tratta di un dato demografico inaspettato, la Welch sottolinea come in fondo non si tratti di risultati controintuitivi. “Se guardiamo allo stereotipo del leader moderno, è un uomo che guarda avanti e interessato a quello che viene immediatamente dopo a ciò che è nel presente” ha affermato.
E le persone davvero assertive sono tipi da afferrare la vita per le corna, e che quando desiderano qualcosa si concentrano per individuare la strada più diretta per raggiungere i loro obbietivi.
Le implicazioni dei risultati di questo studio per le aziende di prodotti tecnologici sono di notevole portata: si tratta di applicare strategie per attrarre una nuova fascia di consumatori, andando perfino a modificare il modo in cui questi prodotti sono progettati, per adattarsi alle esigenze emerse dai questionari dello studio. Gli esperti di marketing già hanno coniato il termine early adopter per indicare i primi ad adottare le ultime novità tecnologiche, quei soggetti che da lungo tempo sono oggetto di studio dei colossi hi-tech, che tentano di interpretare e comprendere la personalità di questo corteggiatissimo bacino di consumatori.
I risultati mostrano inoltre che individui avidi di tecnologia ottengono tendenzialmente bassi punteggi in modestia e possono essere percepiti come vanitosi o arroganti da osservatori esterni.
I bassi livelli di modestia inoltre correlano con quello che la Welsh chiama “badge-buying”, ossia la tendenza agli acquisti di beni di lusso.
Diventa allora un segno distintivo, elemento d’orgoglio, avere l’ultima novità, il prodotto migliore, non soltanto nel regno della tecnologia,ma anche in altri settori.
Video: la dipendenza dalle tecnologie