Disturbi Mentali: nel 2020 sarà la malattia più diffusa al mondo.
Disturbi Mentali: nel 2020 sarà la malattia più diffusa al mondo.
Questo è quanto afferma l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità: nell’imminente futuro il 20% della popolazione soffrirà di un disturbo mentale, che diverrà – nel 2020- la patologia più diffusa al mondo.
I dati dell’OMS sono alquanto allarmanti, soprattutto se si tiene conto del fatto che “l’imminente futuro” è praticamente alle porte: meno di 10 anni e una persona su quattro avrà sperimentato almeno una volta sulla propria pelle cosa significa essere affetti da un “disturbo mentale”. Ciò che rende allarmante la notizia è, per gli organi di governo, il costo sociale che una malattia mentale implica: terapie farmacologiche e psicologiche sovvenzionate dal Sistema Sanitario Nazionale costituiscono solo una minima parte di tali costi, a cui si aggiungono un numero considerevole di permessi per malattia di cui –ovviamente- una persona affetta da una tale forma di patologia può usufruire.
Un esempio su tutti per rendere chiara la situazione è il ruolo –all’interno dell’ampia categoria dei disturbi mentali- giocato dalla depressione. Sul sito dell’INAIL si legge che “In Italia sono 4,2 milioni le persone in trattamento, per lo più donne, e nel 60 per cento dei casi le cure sono inefficaci. […] Chi accusa questa patologia perde un totale di giorni di lavoro sette volte superiore rispetto a chi non ne soffre.”[1] e i dati si riferiscono al settembre 2010.
Se la questione appare seria, si tenga conto che i dati qui sopra riportati si riferiscono alla sola depressione, una delle diverse forme classificate all’interno dei cosiddetti “disturbi dell’umore”.
I disturbi mentali comprendono, per citarne solo alcuni[2]:
– Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell’Infanzia, nella Fanciullezza o nell’Adolescenza
– Disturbi d’Ansia
– Disturbi Sessuali e della Identità di Genere
– Disturbi dell’Alimentazione
– Disturbi del Sonno
– Disturbi di Personalità
dott. Gianluca Franciosi
[2] Fonte: Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – IV edizione – Text Revision